Federica Brignone trionfa nella nebbia: nel superG di Kvitfjell batte Gut-Behrami e Il servizio metereologico

Federica Brignone trionfa nella nebbia: nel superG di Kvitfjell batte Gut-Behrami e Il servizio metereologico

Federica Brignone trionfa nella nebbia: nel superG di Kvitfjell batte Gut-Behrami e Il servizio metereologico


Federica Brignone regina della nebbia: in condizioni quasi proibitive, con la visibilità ridotta sulla pista e grandi rischi per la velocità delle atlete, l’azzurra si lancia nel superG di Kvitfjell e vince una gara in bilico per più di due ore. Il servizio metereologico ha messo a rischio la conclusione della prova per i continui rinvii dovuti ai banchi di nebbia che si depositavano sulla Olympiabakken che ospitò le Olimpiadi di Lillehammer 1994. La valdostana ha rischiato di vedere vanificata la 25ª vittoria in Coppa del mondo, ma alle 12.45 di un superG previsto iniziamente alle 11 la giuria ha visto un varco nel maltempo facendo ripartire le atlete dal numero 16 di Roberta Melesi in poi, completando – dopo un nuovo breve stop – la discesa delle prime trenta e dando il giusto riconoscimento a Federica Brignone. Già protagonista all’inizio dell’inverno di una vittoria nel secondo dei due giganti a Mont Tremblant in mezzo a una bufera che spaventò alcune sue avversarie. Alla vigilia delle finali di Saalbach è ancora in corsa per la vittoria nella coppa di superG: è a 74 punti da Gut-Behrami.

L'attesa di Federica Brignone

L’attesa di Federica Brignone 

Brignone: “Non volevo vincere una gara pacco”

“Ho sempre detto che non voglio vincere una gara-pacco” dice l’azzurra al traguardo. “Può succedere facendo uno sport outdoor che ci siano condizioni particolari. Non posso certo dire di essere scesa con le migliori condizioni, basta guardare le immagini. Poi, probabilmente, qualche atleta che è scesa dopo di me ha trovato condizioni peggiori: mi dispiace. Sono migliorata moltissimo in velocità rispetto allo scorso anno, ci ho lavorato tanto, anche con mio fratello, e poi devo ringraziare il mio skiman Sbardellotto che mi mette sempre nelle condizioni migliori. È stato più tosto il post-gara, che la gara. Nessuno vedeva troppo oggi, bisognava adattarsi. In generale nelle gare dove c’è attesa riesco ad attivarmi al momento giusto. Mi sto divertendo e mi piace quello che faccio. Non vedo per quale motivo dovrei smettere. Poi a fine stagione farò come sempre le valutazioni. Ho lo stesso numero di podi di Stefania Belmondo, atleta che stimo moltissimo. Sono numeri importanti. Penso che ad Are farò anche lo slalom e vorrei finire la stagione al mio massimo”.

Gut-Behrami seconda: “Contenta di essere intera”

“Una gara al limite, sono contenta di essere arrivata intera” ammette la svizzera Lara Gut-Behrami, che aveva vinto sabato a Kvitfjell, Cortina e Altenmarkt negli ultimi quattro superG ma stavolta non è mai stata in gara con l’azzurra, chiudendo a 61 centesimi. La gara è cominciata subito con la caduta della francese Laura Gauche, poi è stata fermata con la neozelandese Alice Robinson in partenza e bloccata per 43 minuti. Quando è tornato un po’ di sereno sono partite le big, compresa un’audace Federica Brignone, un più timorosa Gut-Behrami e una Marta Bassino che si è trovata di nuovo nell’oscurità. Dopo un altro breve stop è scesa ancora un po’ di acquazzone, poi altri 27 minuti di “race interrupted” hanno fatto temere davvero l’annullamento della gara. Ma per fortuna la giuria è riuscita a dare il via alle ultime atlete del gruppo delle prime trenta, rendendo valida la vittoria dell’azzurra. Gut-Behrami seconda alla fine, davanti alla ceca Ester Ledecka terza a 0’’79.



Source link
di
www.repubblica.it
2024-03-03 14:06:18 ,

Previous Flora e fauna selvatica protette dalla Cites, ma non dai governi

Leave Your Comment